Il nostro Corpo crea una sorta di scenario, un campo in cui ciascuno di noi incontra gli altri attori del proprio dramma personale: uno degli obiettivi della Terapia è modificare lo scenario.
George Downing
La Body Focused Therapy è l’approccio clinico alla Psicoterapia Corporea ideato da George Downing, tra i massimi esponenti viventi nel panorama internazionale della Psicoterapia Corporea. L’Autore, dagli anni ’70 a tutt’oggi, partendo dalla Psicoanalisi e dalla Teoria delle Relazioni Oggettuali (con particolare riferimento a O. Kernberg, C. Bollas, T. Ogden per il lavoro con il Transfert ed il Controtransfert), con un’ampia formazione umanistica, sistemico relazionale e cognitivo comportamentale, è riuscito a costruire un efficace metodo d’intervento clinico, basato imprescindibilmente sull’utilizzo del Corpo in Psicoterapia.
La versione attuale della BFT si avvale degli Studi e delle Ricerche in Evolutiva e nelle Neuroscienze, legati all’uso del video nell’osservazione delle microinterazioni e della VIT che, ideata dallo stesso Downing alla fine degli anni ’90, potremmo definire spartiacque nell’ampliamento delle finalità e delle competenze per il lavoro corporeo in Psicoterapia. La BFT diviene Psicoterapia Corporea Processuale, appartenente al Terzo Modello, che valorizza il processo e l’interazione nel lavoro corporeo. Il Primo ed il Secondo Modello della Psicoterapia Corporea fanno parte, come descritto da M. Heller, della Psicoterapia Corporea Statica (massimo esponente W. Reich) e Funzionale (massimo esponente S. Keleman), che hanno come obiettivo il nuovo assetto fisico della persona ed una visione piuttosto meccanicistica e statica del corpo. Il Terzo Modello, pur non escludendo tecniche che migliorano la percezione del corpo e il suo benessere, in maniera innovativa porta l’attenzione sul valore imprescindibile dell’interazione e dell’intercorporeità. Cambiano i tempi, cambia la sintomatologia, è necessario un approccio corporeo più moderno, che non veda l’intervento terapeutico riduttivamente volto ad uno scioglimento di tensioni o di cinghie, ma che si ponga, soprattutto, l’obiettivo nobile e imprescindibile del recupero di competenze intenzionali relazionali. Ecco che la BFT diviene una psicoterapia che, da una parte, si pone l’obiettivo di modificare o attivare competenze corporee, e, dall’altra, di pensare alla vita in modo nuovo, fatto di confini e di appartenenze.
L’accuratezza psicoterapeutica, la competenza teorica e microanalitica e, soprattutto, la capacità di rendere i seminari intensi laboratori di scaffolding clinico, rendono la Formazione in BFT un continuo aggiornamento e confronto di pratica e di teoria.
La BFT di Downing è un approccio chiaro che deve il suo successo alla capacità di rendere il processo terapeutico dimostrabile, efficace, comprensibile e ripetibile in sede di apprendimento, per terapeuti di diverso indirizzo.
La vicinanza attuale della BFT al panorama della CBT deriva dall’importanza della Ricerca nella Psicologia Cognitivo Comportamentale, di cui George è studioso, ed in particolare dall’importanza degli studi neuroscientifici sull’attività cognitiva e interattiva della relazione primaria.
I concetti attuali più significativi della BFT riguardano il Body Organising e, annesso, il concetto di Know How o Repertorio di Base. Il concetto di Body Organising esprime il “Modo di Organizzare il Corpo”, in un flusso sempre in movimento, spesso implicito e inconsapevole, ma influenzabile e con la possibilità di essere reso cosciente. Il triangolo Pensiero Emozione e Body Organising ben evidenzia la continua integrazione e presenza dei tre livelli e dona al Terapeuta la possibilità di intervenire con specifiche Tecniche Psicocorporee, partendo da qualsiasi punto del triangolo. Il Know How rappresenta l’insieme di abilità e competenze che il bambino sviluppa nei primi due anni di vita, compresa la Regolazione Emotiva, e che riguardano micropratiche corporee di contatto e difensive di protezione. La Psicoterapia diviene il luogo in cui aiutare il Paziente 1) a scoprire tale repertorio 2) a progettare di ridurre gli aspetti negativi 3) implementare gli aspetti positivi non sufficientemente sviluppati. Il Paziente viene supportato per continuare a scoprire come “organizza” il proprio corpo in contesti diversi, con relazioni diverse e in diversi climi emotivi, a volte anche con l’ausilio di un video.
La BFT è una Psicoterapia Corporea sia a breve termine (da 2 a 6 mesi) che a lungo termine (fino a 2 anni ed oltre).
Viene utilizzata anche in setting psichiatrici. Spesso viene integrato uno spazio per la componente psicoeducativa e per l’osservazione del Video.
Comprende Tecniche Psicocorporee Soft (Morbide) e Tecniche Psicocorporee Intensive (Forti) che prevedono l’utilizzo del materasso, differenziate rispetto alla psicopatologia e al tipo di Trauma.
Il tuo indirizzo mail verrà utilizzato solo per inviare la newsletter. Per maggiori informazioni consulta la nostra informativa sulla privacy